Da Ubuntu a Comunità Circolare, un anno dopo la vittoria del Pin
Con la fine del 2022 è giunto al termine anche il nostro progetto “Ubuntu”. Si tratta del nome che abbiamo voluto dare alla nostra proposta progettuale candidata al bando PIN della regione Puglia. Nel febbraio 2021 abbiamo infatti presentato la nostra idea di agenzia di consulenza e formazione chiamandola come l'ideologia dell'Africa sub-Sahariana. Si tratta di un'espressione in lingua bantu che indica "benevolenza verso il prossimo".
L’etica Ubuntu enfatizza il valore della compassione, delle relazioni umane e della vita, intesa come aiuto reciproco.
Il concetto Ubuntu viene anche descritto come “Io sono perché noi siamo“ volendo sottolineare che “una persona è una persona attraverso le altre persone“. Nulla di più congeniale all’idea di comunità che abbiamo in testa. Insomma, il nome perfetto per dare il via ad un progetto che non è certo stato e sarà privo di ostacoli ma che terrà sempre al centro le persone.
L'inizio del viaggio
Mettiti comodo, adesso ti raccontiamo tutto per filo e per segno.
Dopo aver scoperto che la nostra proposta progettuale era stata valutata positivamente, ci siamo dette: E adesso?
I mesi prima della stipula dell’accordo, li abbiamo passati a creare le condizioni imprescindibili per procedere con la firma dello stesso ossia:
- la costituzione del soggetto giuridico,
- l’apertura di un conto,
- la sottoscrizione di un polizza fideiussoria.
Siamo andate dal notaio per costituire la società e abbiamo ricevuto la nostra prima frase di incoraggiamento: "Tranquille, tanto prima o poi tutti i soci litigano". Dopo aver ringraziato con garbo siamo uscite più terrorizzate di quando siamo entrate.
Buttatoci alle spalle questo episodio, abbiamo deciso sin da subito di dare un segnale netto al nostro agire scegliendo Banca Etica ben consapevoli che tutte le scelte che si compiono come persona e in questo caso come imprenditrici, visibili o meno visibili, comunicano chi sei. Noi su questo non avevamo dubbi, siamo per un sistema bancario etico che non investe in armi o allevamenti intensivi ma nella tutela dei lavorati e dell’ambiente.
Passare da idee a servizi aziendali
Una volta registrata “Comunità Circolare s.r.l.s” è iniziato il nostro lavoro di trasformazione degli obiettivi di progetto in veri e propri obiettivi e servizi aziendali.
- ideazione di corsi di formazione,
- creazione di pacchetti di welfare,
- progettazione di proposte di team building,
- fondazione di una community.
Abbiamo cominciato con l’acquisto di manuali per la strutturazione dei nostri corsi e studiato come pazze per creare dei moduli formativi in grado di rispondere alle esigenze dei clienti negli ambiti dell’economia circolare, appalti pubblici verdi, processi partecipati e comunicazione ed organizzazione di eventi sostenibili.
La nostra idea iniziale di creare pacchetti di welfare si è scontrata con la realtà ed abbiamo dovuto fare i conti con l’esistenza di diversi attori sul mercato che offrivano questo servizio già da diverso tempo e con piattaforme dedicate. Per questo abbiamo poi pensato di continuare a promuovere l’esistenza dell’opportunità di attivare piani di welfare all’interno delle proprie aziende ma attraverso la scelta di un partner. A numerose ricerche sono seguite una serie di videochiamate per conoscere realtà operanti nel settore. Abbiamo conosciuto come: Tre Cuori, Double You e Well Work.
La progettazione dei team building fortunatamente non ha registrato nessun intoppo. Siamo riuscite ad immaginare le proposte di attività che intendiamo offrire ai nostri clienti per fare in modo che si possa lavorare per la creazione di un team coeso e efficace.
Tra gli obiettivi di progetto che ci siamo prefissate c’era la creazione di una community di professionisti della sostenibilità che ci aiutasse a poter garantire servizi di consulenza e formazione a tutto tondo. Abbiamo lanciato la nostra community in occasione dell’evento “Una strategia alla moda”, che ti abbiamo racconto in un precedente articolo.
Dove siamo dirette
In tutto questo abbiamo omesso un piccolo particolare, entrambe nel mentre ci siamo messe ulteriormente alla prova svolgendo esperienze lavorative con alcune Pubbliche Amministrazioni nei nostri rispettivi ambiti di interesse. Anna con il Comune di Brindisi per il progetto Case di Quartiere, Antonella con il Comune di Venezia per il PON Metro.
Ci siamo date forza e più di una volta ci siamo mandate a quel paese perché abbiamo dovuto gestire: distanza fisica, ritmi serrati, sessioni di lavoro post altro lavoro e infiniti dubbi. Ma non abbiamo intenzione di mollare, la vocina pazza che ci ha spinte ad iniziare questa avventura e la stessa che ci spinge a voler osare e continuare a dedicare impegno ed energia al nostro business.
Dopo 14 mesi si conclude il progetto Ubuntu ma non Comunità Circolare che ha visto la luce proprio grazie ad esso. La nostra agenzia continuerà a lavorare per fare in modo che le organizzazioni riducano al minimo il proprio impatto ambientale e tornino a valorizzare il capitale umano creando ambienti di lavoro stimolanti e accoglienti.
Per concludere ti ricordiamo che Ubuntu significa che ogni uomo è parte degli altri uomini, significa essere legati gli uni agli altri, implica un senso di responsabilità che si sposta senza barriere dall’individuo alla collettività e viceversa.
Noi stiamo lavorando per creare nei territori e nelle organizzazioni questo spirito Ubuntu.