Rigenerare e riciclare gli impianti fotovoltaici è possibile

Impianti fotovoltaici, rigenerarli e riciclarli è possibile.

Le energie rinnovabili, come di quella fotovoltaica, vengono spesso definite come le fonti energetiche del futuro. Nell’articolo di oggi abbiamo deciso di, iniziare dalla fine, ponendo l’accento sulla fase smaltimento.

Per approfondire l’argomento abbiamo intervistato Cecilia Moramarco, nostra grande amica di sostenibilità, ingegnera un’ingegnera delle energie rinnovabili laureata all’Università di Exeter che ci spiegherà come è possibile rigenerare e riciclare gli impianti fotovoltaici.

Tre poche e semplici domande per capire qualcosa in più sugli inverter, ossia il cuore di un impianto fotovoltaico, che trasformano la corrente continua, prodotta dai pannelli solari, in corrente alternata. Una precisazione prima di addentrarci nel mondo dell’energia solare, appare necessaria: un impianto fotovoltaico è composto principalmente da pannelli solari e inverter (il cui compito è di modulare e regolare l’intensità dell’energia proveniente dai pannelli, durante i differenti periodi della giornata). Di seguito trovi uno schema che riassume il funzionamento di un impianto fotovoltaico e i suoi principali componenti.

Rigenerare e riciclare gli impianti fotovoltaici è possibile, scopriamo come i "rifiuti" possono diventare preziose risorse.
Schema impianto fotovoltaico

Qual è il legame tra economia circolare e fotovoltaico? Quali sono gli elementi che si potrebbero recuperare, riparare o addirittura riprogettare?

Negli ultimi dieci anni, la tecnologia ha fatto passi da gigante in modo da rendere i vari processi di produzione, progettazione e manutenzione del fotovoltaico ammissibili in un’economia circolare.

Conciliare rinnovabili ed economia circolare è anche un’opportunità alquanto remunerativa, poichè il riciclo dei pannelli solari consente di recuperare materiali come

  • vetro,
  • plastica,
  • alluminio,
  • silicio
  • rame.

Pensare di recuperare questi “rifiuti” non solo è un dovere, ma anche una grandissima risorsa economica. Gli elementi da recuperare sono tanti, specialmente se si è creativi.

La struttura di montaggio, sia dei sistemi a terra che su tetto è generalmente fatta in acciaio. Questo materiale può essere

  • semplicemente riciclato,
  • essere riutilizzato per altre installazioni fotovoltaiche (se non danneggiato, dopo un’accurata analisi su stress e tensione subiti durante il ciclo operative dell’impianto).

Questo consentirebbe di eliminare l’eventuale processo di fusione dell’acciaio, in sé ad alta intensità energetica.

Tra i vari impieghi i pannelli possono essere anche riutilizzati a scopo didattico nelle scuole, o come nei nostri uffici, utilizzati come ripiani per le scrivanie, o intarsiati come carinissimi trofei.

 
Pannelli usati come scrivanie
Pannelli come rivestimento per banconi

Gli inverters invece hanno una durata inferiore rispetto a quella del sistema stesso. Molto spesso le grandi case produttrici, nel momento in cui sostituiscono un inverter gratuitamente, perché ancora in garanzia (nei primi 5 anni dall’installazione), riparano e rimettono sul mercato quello stesso inverter a prezzi vantaggiosi.

Cosa significa rigenerare un inverter? E quali sono i benefici che si possono ottenere?

Una volta scaduti i tempi di garanzia, è importante monitorare l’intera “salute” dell’impianto e trovare una soluzione economicamente sostenibile per mantenere il livello di produzione sempre alto.

Per esempio, nel mio portfolio di gestione, ci sono 13 sistemi fotovoltaici italiani e la maggior parte di questi sono stati commissionati più di 10 anni fa, quasi a metà della loro vita operativa. Molti inverters non sono più in produzione perciò installare dei nuovi inverters non permetterebbe di recuperare l’investimento fatto in termini di profitto. In più, nel caso di inverters centrali e non di stringa, non è consigliato utilizzare brands di inverters differenti (i primi utilizzati per grandi impianti fotovoltaici, i secondi per installazioni di tipo residenziale).

Un’opzione più sostenibile è la rigenerazione. Ci sono molte compagnie certificate in Italia che si occupano di questo processo. Ovvero, si mira ad evitare il fermo impianto in seguito a guasti o malfunzionamento degli stessi. Vengono effettuati una serie di controlli, trattamenti e pulizie per riportare ad “ore zero” la vita degli inverters, assicurando il corretto funzionamento e raddoppiando la vita tecnica utile. Inoltre, le compagnie di rigenerazione offrono una garanzia correttiva fino a 2 anni dalla rigenerazione.

Ci faresti degli esempi di realtà e/o aziende che hanno avviato questa pratica di rigenerazione?

Nella compagnia di cui faccio parte, Uper Energy Europe, ci occupiamo della manutenzione preventiva e correttiva dei nostri impianti in tutta Europa, garantendo la massima performance operativa.

Molto spesso ci affidiamo a professionisti per servizi peculiari e necessari come la rigenerazione degli inverters. Un esempio di grande professionalità è stata dimostrata dalla compagnia catanese Tresun. I tecnici hanno eseguito tests estensivi durante il processo di rigenerazione, il tutto documentato nel minimo dettaglio.

 

Fasi del processo di rigenerazione

Ringraziamo Cecilia per averci spiegato che rigenerare e riciclare gli impianti fotovoltaici è possibile.

Abbiamo evitato di chiederle cosa ne pensa del futuro dell’energia, ci è sembrato piuttosto banale.

Sull’argomento siamo piuttosto allineate, è importante continuare ad investire nelle rinnovabili. Le scelte dei prossimi anni dovranno necessariamente seguire questa direzione.

Se vuoi porre delle domande a Cecilia o vuoi proporre alcuni argomenti per il prossimo articolo, non ti resta che commentare.