ScienziAria alla scoperta dell'Europa
Il nostro progetto ScienziAria è co-finanziato dall'Unione europea, nell'ambito del programma Corpo Europeo di Solidarietà.
Quindi, abbiamo pensato: perché non dargli un respiro più internazionale?
E così siamo andati in Bulgaria a trovare la Green Association, armati di centralina mobile fai da te (versione speciale marsupio limited edition).
Ringraziamo l'associazione per la calorosa ospitalità nella Green House di Momin Prohod, un villaggio (tecnicamente una città) situato a circa 70 km da Sofia.
Ormai già dal 2012 la Green Association si occupa di sostenibilità (soprattutto in contesti rurali) e promuove uno stile di vita più vicino alla natura.
A proposito, piccola segnalazione: l'associazione è spesso in cerca di volontari e volontarie (in particolare nei mesi estivi). Se hai tra 18 e 30 anni e vuoi provare un'esperienza di volontariato europeo decisamente selvaggia, potrebbe essere una buona idea tenere d'occhio i progetti della Green Association.
Ma adesso torniamo a noi: abbiamo approfittato della visita per fare qualche rilevazione itinerante sia Sofia che a Momin Prohod e poi metterle a confronto.
È importante però sottolineare che un controllo a campione non è necessariamente un indice affidabile e veritiero, anche se può dare buoni spunti di riflessione (ed è solo con questo scopo che abbiamo voluto svolgere questo esperimento).
Di seguito presentiamo i dati, partendo da una breve panoramica dei risultati.
Aria di città, aria di campagna
In oltre un'ora di passeggiata nel pieno centro di Sofia, abbiamo misurato una media (allarmante) di 51,87 μg/m³ per il PM10 e 41,95 μg/m³ per il PM2,5.
A quanto pare, scoprire che l'aria è piuttosto inquinata non sorprende chi vive nella capitale. A noi invece ha sorpreso che i valori siano rimasti simili anche nella metro e non siano migliorati sensibilmente nemmeno nelle zone più verdi.
Per contro, a Momin Prohod abbiamo rilevato una concentrazione media di 9,42 μg/m³ di PM10 e 8,06 μg/m³ di PM2,5 (nonostante la presenza di picchi fino a 50 μg/m³, inequivocabilmente dovuti ad attività umana).
Sofia
La nostra passeggiata è durata circa 90 minuti. Siamo partiti da Graf Ignatiev, passando dalla famosa chiesa Sveta Nedelya e dal palazzo delle terme minerali (che ora ospita il museo di storia) prima di passeggiare un po' nel più grande mercato all'aperto della città fino a raggiungere il Ponte dei Leoni.
A questo punto abbiamo preso la metro per 2 fermate, arrivando al palazzo della cultura (l'itinerario sulla mappa risulta spezzato perché il GPS non prendeva). Di qui abbiamo proseguito verso sud, attraversando il cosiddetto ponte degli innamorati per poi concludere la nostra sessione di rilevazioni di lì a poco.
C'è poco da dire su questi dati: la concentrazione di polveri sottili nell'aria di Sofia è risultata pressoché uniforme per tutto il nostro monitoraggio.
Al di là delle consuete oscillazioni che è lecito aspettarsi, i valori più bassi (ma comunque deludenti) sono stati registrati nel parco del palazzo delle terme.
Un secondo e più marginale abbassamento si è verificato durante il tragitto in metro, mentre per il resto la concentrazione è rimasta quasi costantemente oltre le soglie critiche individuate dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
PM10 | PM2,5 | |
---|---|---|
Media | 51,87 | 41,95 |
Minimo | 33,09 | 28,31 |
Massimo | 64,22 | 51,22 |
Scarto tipo | 6,45 | 4,61 |
Momin Prohod
La Green House è stata sia il nostro punto di partenza che di arrivo, circa 70 minuti più tardi. Abbiamo percorso la strada principale e poi deviato verso un sentiero nella foresta, spingendoci sino alle case periferiche dall'altro lato.
Siamo tornati in centro (tagliando per la vegetazione boschiva), dove abbiamo indugiato in prossimità delle intersezioni più trafficate e in un'area poco distante dalla stazione di treni prima di rientrare alla base.
Anche in questo caso, i dati parlano chiaro: le polveri sottili provengono dagli scarichi di auto, dai lavori in corso per espandere la rete ferroviaria e da combustioni varie (ad esempio per provvedere al riscaldamento nelle case).
Il picco più alto deriva dall'attività di un forno a legna (che peraltro fa del pane molto buono), la cui canna fumaria è proprio a ridosso della Green House.
Le conclusioni che possiamo trarre sono ovvie: più natura, meno inquinamento. A quanto pare, le montagne di Rila portano davvero aria pulita... e bella fresca!
PM10 | PM2,5 | |
---|---|---|
Media | 9,42 | 8,06 |
Minimo | 1,00 | 0,00 |
Massimo | 54,81 | 45,22 |
Scarto tipo | 8,48 | 7,48 |
E l'aria di Altamura?
Questo excursus bulgaro è stato davvero interessante, ma ora ritorniamo a casa.
Grazie alla disponibilità di concittadini e concittadine, sul territorio sono attive ben 9 stazioni di monitoraggio basate sulle nostre centraline fai da te.
Nella pagina del progetto ScienziAria abbiamo inserito una mappa con posizioni approssimative e collegamenti ai grafici delle ultime misurazioni disponibili.
Inoltre, entro marzo 2025 contiamo di pubblicare anche un'analisi sintetica dei dati rilevati in questi mesi.
Non ci resta che augurarvi buone feste e... buona aria (anche senza montagne).